La Crassula ovata, o più comunemente noto come albero di Giada, è una pianta succulenta appartenente alla famiglia delle Crassulacee e originaria dell’Africa meridionale. Si tratta di una delle piante grasse più comuni e diffuse nei giardini domestici ed è particolarmente apprezzata per la sua bellezze e la facilità di cura.
Uno dei problemi maggiori in tal senso, però, riguarda le temperature che con l’inverno calano inevitabilmente. Essendo originaria della parte più a sud dell’Africa la Crassula ovata preferisce temperature calde e se queste dovessero scendere sotto i 10 gradi sarebbe grave poichè causerebbero uno stress termico alla pianta, compromettendone seriamente la salute.
Effetti del freddo sull’albero di Giada
Tra i sintomi più importanti che possiamo riscontrare a causa di temperature troppo basse troviamo in primis l’ingiallimento delle foglie. Una volta che apparso, è solo questione di tempo prima che comincino a cade. Si tratta di un processo progressivo ed è un meccanismo di difesa a cui l’albero di Giada fa ricorso quando diventa necessario conservare i nutrienti per salvaguardarsi. Una persistenza di questo processo, però, rischia di provocare danni irreversibili.
Un altro dei sintomi riscontrabili è la comparsa di macchie scure e un ammorbidimento delle foglie. All’interno della pianta, le cellule vegetali vengono compromesse dall’abbassamento della temperatura e ciò provoca delle necrosi che compaiono dapprima sotto forma di puntini neri sulla pianta e in seguito si può persino arrivare alla morte in toto del vegetale.
Alcuni trucchi per proteggere le nostre piante
Ad ogni problema è possibile trovare una soluzione e qui andremo ad illustrare cosa è possibile fare per salvaguardare e aiutare i nostri alberi. Per cominciare, potreste pensare di trasferire la vostra pianta in un luogo più caldo, ovviamente se sistemata in vaso. Nel caso, sistematela in una zona che riceve molta luce. Un altro fattore importante è mantenere regolari ma ridotte le innaffiature, lasciando asciugare il terreno in modo da non far marcire le radici. Gli errori più comuni da evitare invece sono i seguenti:
- Esposizione a correnti d’aria fredda (fate sempre attenzione)
- Un eccesso di nutrienti (concimare va bene ma senza esagerare)
- Posizionamenti scorretti quando dentro casa (mai vicino fonti di calore)
Nel caso riscontriare dei danni dovuti al freddo eccessivo, comunque, ci sono alcune cose che potete fare per intervenire. Come prima cosa, spostate la pianta in un luogo più caldo e luminoso, come accennato precedentemente. Rimuovete con cura eventuali parti malate, come le foglie molto tenere, ingiallite o con puntini neri di cui abbiamo parlato. Il caldo contribuirà a interrompere i processi difensivi della pianta, come l’ingiallimeno, e di necrosi (puntini neri) e eliminando quelli presenti avrà modo di riprendersi più velocemente.
Effettuate un controllo delle radici costante quando potete, poichè le basse temperature, quando presenti per troppo tempo rischiano di danneggiarle. In questo caso, il modo migliore per accertarsene è un rinvaso; dovrete procurarvi un vaso adeguatamente ampio e al momento dello spostamento controllare lo stato delle radici. Può essere conveniente potare quelle malandate e aggiungere del terriccio di buona qualità per aiutarle a riprendersi.